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“È tempo di mordere” è un libro decisamente schierato dalla parte dei cani e, già dal titolo, non promette nulla di buono per la vecchia retorica del miglior amico dell’uomo, quella che lo vede rassegnato a obbedire, a sacrificarsi, a servire e a subire ogni capriccio e angheria umani.
E con il sottotitolo “Storie minime di Cinofilia Nera” entriamo nel vivo di una vera e propria ribellione con tanto di morsi fatali e atroci disgrazie che colpiscono senza pietà gli umani che maltrattano, trascurano, incatenano, picchiano, abbandonano e sfruttano i cani.
Ma non solo, perché a fare una brutta fine ci sono anche quelli che li trattano da peluche viventi, da figlioletti stupidi che non possono sporcarsi, annusare e correre.
Sono storie brevi, lapidarie, feroci al limite della scorrettezza, ma anche ironiche nella loro sanguinaria esagerazione.
Sono tutte dedicate a chi sceglie di stare dalla parte dei cani, a chi vuole respirare di sollievo nel gustarsi gli stuzzicanti assalti mortali dei pelosi più belli del mondo.
Ogni storia mette in luce una diversa forma di maltrattamento e di ingiustizia perpetrata ai danni di un cane, da quelle plateali alle più veniali, compiute magari in buona fede nella convinzione di fare il loro bene, ma che per il cane rappresentano comunque delle angherie (per esempio tenerli sempre a dieta, portarli di continuo dal veterinario, non lasciarli correre liberi per paura che si facciano male…).
Tutte, però, vengono smascherate e punite affinché risalti il dolore che, di fatto, provocano.
È arrivato finalmente un libro in cui i cani ringhiano, mordono e uccidono senza pietà.
Trovate “È tempo di mordere”, fresco di stampa, allo stand U02 di Pop Edizioni nel Padiglione Oval, dal 18 al 22 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino.

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