Gabriel García Márquez sosteneva che “la vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”.
Oggi – che sono io a raccontare la mia vita – per quanto possa rendermi conto che inevitabilmente si tratta di una visione parziale, mi appare evidente la sovrapposizione e l’incapacità di porre confini tra la vita raccontata, ricordata e vissuta.
“Io sono bipolare” è un libro che parla di me, della mia storia e della mia malattia, dei miei ricoveri ospedalieri, dei miei TSO, di un percorso che, come per tutti, non ha un inizio e non ha una fine.
L’ho scritto in tre anni, ma non consecutivi: nel 2017, nel 2021 e nel 2023. L’ho iniziato come un racconto autobiografico, che poi si è fermato ed è ricominciato, e mentre il libro raccontava la vita, la vita andava avanti, talvolta camminando insieme come due amici che parlano nel presente di cose passate e di futuro, un’onda che modellando la sabbia sulla spiaggia non segna il confine tra mare e terra, ma ne celebra l’incontro.
Piccole o grandi che siano le difficoltà della vita non credo che abbia senso nasconderle o combatterle come si fa con i nemici, e anche il tentativo di comprenderle razionalmente credo che sia solamente fatica sprecata.
Bisognerebbe accoglierle, forse guardarle, guardarle e dire: “quella è roba mia”.
Mi piace la carta, mi piace che diventi un foglio, mi piacciono tanti fogli della stessa dimensione uniti uno all’altro, rilegati, racchiusi tra due copertine.
Mi piace fare scorrere i fogli velocemente, godere del profumo che emanano, aprirli a caso e leggere i caratteri in fila tra gli spazi bianchi.
Tra questi libri oggi ce n’è uno che porta il mio nome. Scriverlo mi ha forse aiutato a trasformare un problema in una risorsa, e mi auguro che possa regalare un sorriso a chi lo leggerà, un’emozione, un pensiero, una domanda.
Potete acquistare “Io sono bipolare” sul sito www.popedizioni.it in offerta a 12 euro. Disponibile anche in versione e-book a 4,50 euro.
(Paolo Bogliacino)