Questo è un romanzo che si adatta poco alle etichette: il flusso di coscienza di Sandro Di Lorenzo si avviluppa intorno ai disegni di Bicio Fabbri.
“Nulla di rivoluzionario” è l’incontro di due artisti: Di Lorenzo, studente napoletano classe 1998 qui al suo romanzo d’esordio, e Fabbri, disegnatore bolognese (d’adozione) classe 1954 qui al dodicesimo libro e con una ricca carriera alle spalle tra collaborazioni con riviste come “Repubblica”, “Frigidaire” e “XL”, e mostre personali e collettive.
Due uomini che sulla carta sembrerebbero lontani anni luce e che invece stupiscono per la sinergia e la co-creazione della narrazione in “Nulla di rivoluzionario”.
La storia di questo romanzo è quella di un narratore inaffidabile, tutto preso dal flusso dei suoi pensieri, che ci abitua a seguire i protagonisti con dubbio e incertezza costanti.
I personaggi che incontriamo sono giovani disorientati che fanno fatica ad abbandonare le vestigia di un narcisismo adolescenziale.
L’insicurezza, la sensibilità e l’insofferenza, insieme a un uso smodato del rimuginio che li paralizza, li rendono emblemi di un’intera generazione.
“Non ce la faccio ho paura non ce la faccio no il punto non è questo il punto è che perché cazzo non posso distendermi o fumare mentre quell’altro può fare di tutto non sembra manco m’ascolti ma no non è così invece sì perché non posso distendermi o per esempio fumare perché non posso fumare?”
I disegni di Bicio Fabbri amplificano e modificano le parole di Di Lorenzo, creando così una storia nella storia, una narrazione che non è mai uguale a se stessa, e che cambia ogni volta che la rileggiamo.
Se siete lettori forti, se siete alla ricerca di un talento purissimo e mai banale, se credete nel potere della scrittura, se cercate un libro che vi lascerà stupefatti, se non temete il vostro stesso sconcerto potete acquistare “Nulla di rivoluzionario” sul sito di Pop Edizioni, in offerta a 15 euro! Disponibile anche in versione e-book, a 4,50 euro.