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“Le malattie nervose non sono una vergogna da nascondere”: sono queste le parole che lo scrittore Paolo Cognetti ha condiviso di recente con la stampa parlando della sua convivenza con la sindrome bipolare.
Fortuna che ci sono scrittori come lui e il nostro Paolo Bogliacino a tirare giù il velo del senso di colpa che la società ci costringe a indossare per far finta che vada tutto bene, sempre.
Perché, anche quando non va tutto bene, va bene lo stesso!
Bisogna accettare i momenti difficili, aiutarsi e aiutare a superarli, con tutta l’empatia possibile.
Paolo Bogliacino, nel 2011, riceve la diagnosi di sindrome bipolare di tipo 1, causa di sei ricoveri e tre TSO (il trattamento sanitario obbligatorio), e nel suo romanzo d’esordio “Io sono bipolare” racconta di questo, ma anche di molto altro.
Sì, perché una persona non è la sua malattia.
È così che l’autore ci porta a conoscere la sua vita, a partire dall’infanzia: il rapporto con la famiglia, con l’amato fratello Enrico, le prime esperienze amorose e lavorative, fino ad arrivare a passi lievi all’età adulta.
“Iniziò un periodo che definire scoppiettante è riduttivo: ero insolitamente attivo e particolarmente entusiasta, salivo di tono giorno dopo giorno, senza freni.
“L’intero universo e il più minuto e insignificante particolare acquistavano un senso, che non solo capivo, ma percepivo e respiravo perché ne ero parte io stesso; come Candido di Voltaire camminavo nel migliore dei mondi possibili e a ogni passo trovavo una meraviglia nuova a colmarmi il cuore.”
Benvenute e benvenuti nella vita di Paolo Bogliacino, che si consegna a voi senza riserve:
“Sono qui nudo, ma nudo ancora non basta, sono qui a togliermi lembi di pelle per mostrarmi di più”.
Potete acquistare “Io sono bipolare” sul sito di Pop Edizioni, in offerta a 12 euro! Disponibile anche in versione e-book a 4,50 euro.

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