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Giorgio Franzaroli, pluripremiato vignettista e disegnatore, è l’autore della graphic novel “Orrido famigliare”, pubblicata da Pop Edizioni.
Con quest’opera, divisa in due parti, l’autore ha voluto dare testimonianza degli eventi storici prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, visti però attraverso i ricordi dei nonni anziché da una prospettiva freddamente storiografica.
Tra i momenti salienti (l’antifascismo, la violenza squadrista, le imposizioni del regime, le colonie istriane, l’occupazione tedesca, la Resistenza), Franzaroli affronta anche lo scottante tema delle Foibe, le cui vittime sono state commemorate proprio ieri, nel Giorno del Ricordo.
E lo fa partendo da un punto di vista tutt’altro che dogmatico. Il suo è uno sguardo equidistante, che cerca di restituire la verità storica, senza voler negare le colpe dei partigiani titini.
Al contrario delle molte strumentalizzazioni ideologiche a cui abbiamo assistito in questi anni, l’autore affronta le ragioni storiche che hanno portato a quelle morti strazianti: fu così che i croati vendicarono quei connazionali precedentemente infoibati dai fascisti nel tentativo di cancellare la cultura locale a favore dell’occupazione italiana.
Una vendetta che, nella maggior parte dei casi, finì però per condannare degli innocenti, a loro volta vittime della dittatura.
Infatti il nonno di Franzaroli fu costretto, in quanto dissidente, ad andare a lavorare e rischiare la vita nelle miniere di carbone istriane per imposizione del Partito Fascista.

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