È uscita in questi giorni l’ultima novità editoriale di Pop Edizioni.
Si intitola “Il sangue non fa rumore” e segna l’esordio letterario di Lilia Scandurra, una talentuosa musicista che da dieci anni porta avanti un progetto di cantautorato in lingua italiana, inglese e francese.
Come ha scritto Lilia, presentando il suo romanzo: “Questa è una storia che esiste da molto tempo, ma che ho trovato il coraggio di scrivere solo quando il mondo si è fermato per alcuni mesi. Quella ‘sospensione’ mi è stata utile per riuscire a intercettare e isolare un rumore di fondo che da anni risuonava nella mia testa”.
Il suo è un romanzo intenso, dallo stile perfettamente calibrato, al servizio di tematiche complesse e delicate, che però è assolutamente necessario raccontare. Infatti “Il sangue non fa rumore” inaugura la nuova collana di Pop Edizioni “Fili d’erba”, nata per dare voce alle vittime di abusi.
La protagonista di questa storia si chiama Nia. La incontriamo quando sta facendo ritorno nei luoghi dov’è nata e da cui sperava di essersi allontanata per sempre. È la malattia dello zio a riportarla lì: l’uomo che l’ha cresciuta quando è rimasta orfana e che ora lei, per un bizzarro gioco del destino, è chiamata ad accudire.
Perché lui l’ha obbligata a vivere un’infanzia di soprusi e privazioni che l’hanno segnata per tutta la vita, dandole una distorta percezione del mondo esterno.
Ora è finalmente giunto il momento del riscatto. L’ora in cui Nia potrà chiudere i conti col passato, perché i ruoli si sono invertiti: ne saprà approfittare o finirà nuovamente vittima dei suoi incubi?
La scrittura di Lilia Scandurra ci conduce sapientemente in un labirinto emotivo in cui i vari elementi che lo compongono emergono piano piano, passo dopo passo, attraverso continue incursioni tra passato e presente, in un magistrale mosaico a intarsio.
E come è successo a noi redattori della casa editrice, nessuno di voi leggendo questo romanzo potrà più dimenticarlo.
