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La libertà di espressione è sacrosanta. Viviamo in una democrazia che ci dà la possibilità di dire, pensare e scrivere tutto ciò che vogliamo.
Ci sono però limiti da non superare, soprattutto quando si può ledere la dignità o la sensibilità altrui.
Sui social c’è chi ritiene che questo limite non esista, ed è una gara a insultare e minacciare dei perfetti sconosciuti, colpevoli solo di pensare (o di concepire la vita) in modo differente.
Libertà di espressione totale: è ciò che Elon Musk ha in mente per la sua recente acquisizione, Twitter.
Ma secondo alcuni questo potrebbe diventare un “lasciapassare” per insulti gratuiti, offese di ogni tipo, bodyshaming e cyberbullismo, in nome di un’assoluta libertà di espressione.
Quella libertà abusata da chi si è scagliato contro Linda, la protagonista di uno dei racconti della straordinaria antologia di P.G. Daniel “I confini del male”, da cui è tratto il brano che avete appena letto.
Linda si ritrova a essere perseguitata e insultata da chiunque, dopo che un suo video sessualmente esplicito viene caricato sul web a sua insaputa.
Vittima dell’odio in Rete, travolta da parole crudeli e dal disprezzo amplificato dei “leoni da tastiera”, Linda arriverà a sentirsi talmente disperata da non vedere altra via d’uscita che la morte.
Vi è mai capitato di essere vittime di offese sul web?
Come percepite il modo di esprimersi delle persone sui social network?

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