44

 

Proviamo a fare un giochino: analizzare i generi letterari a seconda dei temperamenti dei loro autori.
Il giallista sente di dover riportare ordine laddove impera il caos. Ecco perché come propria missione ha scelto quella di risolvere i delitti. C’è un morto, non si sa chi lo abbia ammazzato, un vortice di indiziati scombina le indagini, finché l’investigatore non arriverà al vero colpevole, riportando una parvenza di giustizia in questo mondo.
Gli horror sono lo sfogo psicologico degli spiriti più impressionabili, quelli a cui basta uno scricchiolio o un’ombra per immaginarsi oscure minacce a incombere su di loro, come bimbi che si rigirano nei loro lettini, convinti che ci sia un mostro in agguato nell’armadio.
Chi scrive libri umoristici di solito nutre un’inconfessabile disistima verso i propri simili e le regole che governano il mondo. È un moralista sotto mentite spoglie, che anziché additare le debolezze umane dall’alto di un pulpito se ne prende gioco.
Immaginiamo l’autrice di letteratura erotica o di romance reprimere i suoi più bassi impulsi libidici nella vita reale per sublimarli nelle scene più spinte o passionali presenti nelle sue pagine.
Gli scrittori di fantascienza e fantasy sono contraddistinti da una immaginazione paragonabile alle allucinazioni cagionate da certi accessi di febbre o dall’abuso di sostanze psicotrope. La realtà non gli è sufficiente e sentono il bisogno di amplificarla attraverso l’escamotage della tecnologia l’uno, della magia l’altro.

(Pensierino della notte: devo scrivere tanto, ogni giorno, e leggere molto di più. Pensierino del giorno: non basta avere ispirazione, creatività e talento: per scrivere bene servono anche disciplina, determinazione e allenamento.)

NON siamo una casa editrice A PAGAMENTO, perciò investiamo i nostri soldi, lavoro e competenze solo per pubblicare libri di cui ci innamoriamo. Se siete degli scrittori meravigliosi, potete inviare i vostri testi, in formato word o pdf, a pubblicazione@popedizioni.it  Ma prima rileggeteli, valutateli e correggeteli con onestà, generosità e rigore. E ricordate che i refusi non sono una disattenzione, sono una perversione. Grazie infinite.

Lascia un commento

Condividi:

Gli ultimi POST

Le rubriche

Mondo Pop
Donne
come noi
La bottega
delle parole
Parola
d'autore
A voce
alta

Resta aggiornato

Instagram feed