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Chi scrive è abituato a vedere la sua attività spesso trattata come un hobby dagli altri, un passatempo senza troppe pretese se non quella di attirare qualche generico complimento poco convinto.
Eppure chi scrive, se mosso dalla necessaria passione, sa anche quanto sia impegnativo farlo e che piazzarsi davanti a un foglio bianco, virtuale o cartaceo, richiede una grande forza di volontà unita a uno sforzo a volte estenuante, spesso maggiore comunque di molte delle attività adeguatamente retribuite svolte dai vari detrattori. Un consiglio agli scrittori: siate voi i primi a conferire la giusta importanza a quel che fate.
Se è davvero scrivere ciò che più vi preme, non accontentatevi di esercitare questa vostra inclinazione come fa la vecchia zia col taglio e cucito o il pittore della domenica, che fuori dai turni di lavoro si rilassa dipingendo paesaggi.
Dedicatevi completamente alla musa, non solo nei rari ritagli di tempo. La scrittura ha bisogno di un continuo allenamento per raggiungere il giusto grado di professionalità, sempre che ci sia un minimo di talento ad assistervi.
Molti di quelli che ce l’hanno fatta testimoniano che il decennio d’oro per ottenere risultati seri è dai venti ai trent’anni, è in quel periodo che la vostra formazione raggiungerà il suo apice, sempre che la sosteniate con un’abnegazione quasi religiosa, se possibile non lasciando trascorrere neanche un giorno senza aver buttato giù un buon numero di pagine. Datevi da fare e qualcuno vi noterà.

(Pensierino della notte: devo scrivere tanto, ogni giorno, e leggere molto di più. Pensierino del giorno: non basta avere ispirazione, creatività e talento: per scrivere bene servono anche disciplina, determinazione e allenamento.)

NON siamo una casa editrice A PAGAMENTO, perciò investiamo i nostri soldi, lavoro e competenze solo per pubblicare libri di cui ci innamoriamo. Se siete degli scrittori meravigliosi, potete inviare i vostri testi, in formato word o pdf, a pubblicazione@popedizioni.it  Ma prima rileggeteli, valutateli e correggeteli con onestà, generosità e rigore. E ricordate che i refusi non sono una disattenzione, sono una perversione. Grazie infinite.

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