E questa volta mi sono impuntata.
Non è che sia stata proprio una scenata, ma ogni tanto bisogna farsi sentire. In modo chiaro, semplice e lineare.
Gliel’ho lasciato scritto sul muro della stanza da letto, dietro l’armadio. Inchiostro rosso e lettere cubitali:
Voi litigate, urlate, vi abbracciate, e io non ho neanche il tempo per farmi una cosa decente da mangiare.
Ma qualcuno di voi due (stronzi) si è mai accorto che ci sono anch’io?
Io. Che a furia di guardarvi non ho più una vita.
E Alekos ha detto sì, poi si è girato verso Claudia e le ha domandato: che ne dici, oggi ci vestiamo uguali, amore mio?
Di che colore?, ha risposto lei ed è rimasta ad aspettare mentre Alekos rovistava nell’armadio, e alla fine ha scovato quella maglietta bianca con una barchetta in rilievo verde e blu.
A lui piace da pazzi: ne aveva una uguale, da bambino.