Di recente ho letto una notizia che mi ha decisamente stupita: in Cina (famosa per i ritmi di lavoro massacranti) è stato istituito il congedo per infelicità.
In pratica, si possono chiedere dieci giorni di vacanza quando si è troppo infelici per lavorare.
E in Italia, quanto conta lo stato d’animo dei lavoratori?
Poco. Infatti qualche settimana fa la vittima di uno stupro di gruppo è stata licenziata perché non era abbastanza efficiente: il trauma le impediva di lavorare come prima.
E tu?
Se fossi un datore di lavoro, offriresti il congedo per infelicità?