Lo ammetto: appartengo a quel fastidioso genere di persone che prende le ingiustizie di petto. Che sia la raccolta firme per tutelare il cane di quartiere o la petizione contro i potenti, mi ritrovo spesso a sgomitare in prima fila.
I soprusi mi rendono insonne, la prepotenza mi fa venire il mal di pancia e perciò mi oppongo, contrasto, organizzo, spargo parole e propositi di miglioramento.
E talvolta mi ritrovo sola a chiedermi se sono una persona leale o un’ingenua che fatica a imparare dall’esperienza.
E voi?
Con gli anni avete imparato a lasciar correre o di fronte a un’ingiustizia vi buttate a pesce?