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Immaginate, solo per un istante, che cosa significhi essere vittima di uno stalker.
Gli appostamenti sotto casa, le chiamate incessanti, il timore di essere seguite, la paura di trovarselo davanti appena svoltato l’angolo.
Immaginate di denunciare questo persecutore che alla fine viene processato e condannato.
Bene, giustizia è fatta?
No.
Perché appena lo stalker è di nuovo a piede libero ricomincia a tormentarvi, esattamente come prima.
Sembra la trama di un brutto film e invece è la realtà con cui ha dovuto fare i conti la pallavolista della Nazionale Alessia Orro.
Il suo persecutore è un uomo di 55 anni che, dopo aver patteggiato una pena a un anno e otto mesi di domiciliari per il reato di stalking, ha ripreso a tormentare Alessia ed è stato nuovamente arrestato.
“Non abbiate paura di denunciare. La violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata” ha commentato la pallavolista.
Alessia ha ragione: denunciare è indispensabile per fermare uno stalker.
Tuttavia la storia di quest’uomo, così irremovibile nell’idea di perseguitare Alessia, dimostra che forse qualcosa nel sistema giudiziario italiano non funziona.
Nel nostro Paese le sanzioni e i metodi di deterrenza nei confronti degli stalker sono efficaci e sufficienti?
In teoria sì, forse in pratica no.
Altrimenti non si spiegherebbero tutti quei casi di femminicidio in cui la vittima ha denunciato inutilmente più e più volte il suo aggressore.
Per non parlare del numero di vittime di stalking che non denunciano per timore di non essere adeguatamente difese e di scatenare ancora di più l’ira del loro persecutore.
Dimenticando che la sottomissione e l’acquiescenza della vittima amplificano ancora di più la violenza e la tracotanza dello stalker.
Il problema, però, è che non basta dire “denunciate immediatamente e senza paura” se poi la macchina della giustizia si inceppa in mille ostacoli burocratici o, assai peggio, nell’incapacità di valutare la gravità di una situazione.
Quante altre donne dovranno morire prima che vengano garantite a tutte protezione e certezza della pena per chi commette stalking?
(Sara S.)

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