Non so se hai mai letto questa frase, Maria, forse no. Ma l’avresti compresa, e amata, perché parla di te. Il tuo coraggio di piombo, la tua voce lieve, i tuoi pensieri accurati. Ti ho vista resistere, e insistere, spingere con tutta te stessa con lealtà e determinazione, e non è servito a niente. Ti ho vista sperare di avere almeno una possibilità, ogni giorno e ogni notte, in fondo al corpo e al cuore, e non è servito a niente. Mi hai chiesto di raccogliere piume di gabbiani sulla sabbia, la voce del mare al tramonto, il canto degli uccelli all’alba per provare a sentirti ancora libera, e non è servito a niente. Ho creduto davvero che bastasse dirti ogni sera “a domani”, e questo domani sarebbe arrivato per sempre. È finito il tempo, Maria. Però, lo sai, le persone continuano a esistere anche quando non esistono più, se qualcuno ne ricorda le parole. Io ricordo tutte le tue parole, e ogni giorno ne sceglierò una e la terrò con me fino al giorno successivo. Forse così passerà la rabbia, forse così imparerò a riconoscere nello sguardo di chiunque infiniti orizzonti, e mai confini. Amica mia.