Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG “Donne non facciamolo in Rete”, nata per tutelare le donne dai pericoli del web.
Annie Charlotte è una ragazza inglese di 23 anni. La sua particolarità è che ha due vagine.
E non solo: due organi uterini, due cervici e due cicli mestruali al mese.
Insomma, due apparati sessuali gemellari perfettamente funzionanti chiamati clinicamente “utero didelfo”.
Annie lo ha scoperto da ragazzina, quando è andata in un ambulatorio per farsi inserire una spirale. Come racconta lei stessa, la sua condizione le ha creato un forte imbarazzo per molti anni. Almeno fino a quando non ha imparato a conviverci e addirittura a viverla come “qualcosa in più” anziché come un handicap.
Ora è persino riuscita a capitalizzare questa sua particolarità anatomica: attraverso Onlyfans e Instagram è capace di incassare anche 70mila sterline ogni mese.
La storia di Annie mi ha ricordato quella di Blanche Dumont, nata nel 1860 con due vagine perfettamente funzionanti, che iniziò a esibirsi come fenomeno da baraccone e poi decise di guadagnarsi da vivere come prostituta d’alto bordo, essendo bella, disinibita e fortemente passionale.
Quando ho letto la sua storia, a colpirmi di più è stata la determinazione con cui Blanche volle incontrare un uomo all’epoca altrettanto celebre, Juan Baptista Dos Santos, nato con due peni e un notevole appetito sessuale.
Siamo fatti una per l’altro, si sarà detta Blanche, affidandosi a quel destino che aveva fatto nascere due creature così simili nello stesso periodo.
E invece, dopo una breve relazione a Parigi, i due si lasciarono, a dimostrazione che talvolta l’intesa sessuale non è tutto.
Nel secolo scorso, le persone come Blanche e Juan erano considerati freaks, fenomeni da baraccone da scrutare con sguaiata curiosità e spesso ridicolizzati.
Oggi invece la Rete ha assunto le funzioni di un moderno palcoscenico in cui ognuno è libero di condividere le proprie peculiarità e guadagnarci, anziché considerarle una sventura.
(Francesca C.)