Siamo fatti così, non tutti e non sempre, ma a volte c’è qualcosa di crudele dentro di noi che ci spinge a infierire, a girare il coltello nella piaga solo perché possiamo farlo.
“Mi spiace dirtelo, davvero, ma hai sbagliato e adesso ne stai pagando le conseguenze”.
Sembra una frase sincera, quasi ovvia, in realtà fa male.
Che ci guadagniamo a dirla?
Forse quel lampo di microscopico piacere di sentirci superiori rispetto a chi, in quel momento, non può fare altro che ascoltare e arrossire. Frasi innocue, quasi distratte: “Mi spiace dirtelo, ma sei ingrassato /sciupato / cambiato”. E non sembra neppure una cattiveria, ma una semplice constatazione detta a fin di bene, rivolta a qualcuno che ci sta persino a cuore e che da solo come potrebbe mai accorgersi che i vestiti non gli entrano più? Diamo un peso alle nostre parole, perché per noi sono solo parole, ma rappresentano la vera essenza di ciò che siamo. E quando giudichiamo e insultiamo una sconosciuta finita nuda in Rete dimostriamo soltanto la nostra capacità di essere spregevoli e vigliacchi con una persona indifesa, non la nostra integerrima moralità.