Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG “Donne non facciamolo in Rete”, nata per tutelare le donne dai pericoli del web.
Siamo ormai abituati a vedere facce rese artificiali dai continui ritocchi.
I vip che vediamo in tv o sui giornali spesso hanno fattezze talmente contraffatte da non sembrarci troppo diversi da bambole in silicone a grandezza naturale.
C’è il make-up, c’è l’uso sapiente delle luci, c’è il ricorso alla chirurgia plastica e infine c’è l’impiego sempre maggiore di filtri da applicare alle foto.
Ed è su questo argomento che è intervenuta recentemente Carla Bruni, nota top model, da anni ritiratasi dalle scene.
La ex modella se l’è presa in particolare con i filtri di alcune app che, se usati in maniera sconsiderata, rischiano di rendere un’immagine totalmente diversa dall’originale.
Come nella prova fotografica postata da lei stessa, in cui mette a confronto uno scatto filtrato con uno al naturale: nel primo capelli, pelle e labbra sono impeccabili. Nel secondo un filino meno.
Premetto che sono assolutamente d’accordo: l’uso eccessivo di filtri non fa bene alla nostra autostima, perché mostrare un viso e un corpo che non corrispondono al vero, alla lunga non può che renderci più insicure.
I like, i complimenti e i commenti entusiastici sotto una foto pesantemente ritoccata ci faranno prima o poi ritenere di non essere all’altezza. Meglio sarebbe avere il buon senso di “metterci la faccia”, così com’è, e chi s’è visto s’è visto.
Detto ciò, mi fanno sbellicare dalle risate queste donne dotate di una bellezza sovrannaturale che si sentono eroiche a postare una foto del viso o del corpo al naturale, facendoci persino la morale.
Abbiate il coraggio dei vostri difetti, tuonano dall’alto dei loro corpi statuari (magari rifatti).
Se lo dico io che sono sbiadita da mattina a sera, forse potrebbe avere un minimo di senso. Ma se a dirlo sei tu, cara la mia top model, rimango perplessa.
Va beh…
(Sonia F.)