Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG “Donne non facciamolo in Rete”, nata per tutelare le donne dai pericoli del web.
Oggi è la festa della mamma, e vorrei ringraziare la mia per avermi cresciuta al meglio delle sue possibilità.
Ma non posso non pensare a un episodio di cronaca recente: una gravidanza non voluta e le intromissioni illegittime di un noto personaggio televisivo.
È successo a Pasqua. Una donna ha deciso di lasciare il bambino che aveva appena partorito alle cure dell’ospedale affinché gli venisse trovata una famiglia più adeguata a crescerlo.
È una scelta terribilmente dolorosa ma legittima, che avviene da sempre, almeno dai tempi della “ruota degli esposti”.
La maternità è un meraviglioso privilegio per noi donne, ma non per tutte rappresenta un lieto evento.
Capita che un figlio non sia desiderato e che prima di partorire nasca la consapevolezza di non riuscire a far fronte alle sue esigenze.
È comprensibile che in questi casi la donna preferisca affidarlo a qualcuno che sia disposto ad accudirlo con amore.
A molti, e a me tra loro, è sembrata un’insopportabile ingerenza quella di Ezio Greggio, che ha postato un appello alla madre del neonato affinché tornasse a riprenderselo.
“Il tuo bambino merita una mamma vera” ha spiegato, come se quelle adottive fossero delle mamme per finta.
Ogni bambino è figlio di chi lo cresce con affetto e cura, anche se non lo ha partorito, e non tocca a me ribadire quante madri adottive siano degne e amorevoli almeno quanto quelle biologiche.
Si rende conto, quest’uomo, di quanto possa essere pericoloso e crudele, sia per la madre che per il bambino, obbligare una donna a crescere un figlio?
Ezio Greggio, con la sua superficialità, è riuscito a offendere sia chi adotta che chi decide di lasciare il suo bambino ad altri, considerando che non lo si fa certo a cuor leggero in entrambi i casi.
Come sempre, a volte sarebbe meglio tacere piuttosto che emettere sentenze mediatiche a tutti i costi.
Chiudo facendo gli auguri a tutte le mamme, naturali, adottive, affidatarie. L’unica cosa importante è l’amore sincero che le anima.
Auguri, mamma.
(Sonia F.)