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Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG @DonnenonfacciamoloinRete, nata per tutelare le donne e i minori dai pericoli del web.
L’altra sera ho rivisto su Instagram il video dell’influencer spagnola Ángela Cánovas, appassionata di corsa.
Nel video la si vede con i capelli legati e un gilet tecnico, lo sfondo è una strada di campagna e non si vedono altre persone.
Cánovas è in lacrime, la voce sconvolta.
“Sono le 11 di mattina, sto correndo lungo il fiume e passa un ragazzo. Si ferma a guardarmi e fa gesti osceni. Io lo mando a quel paese e continuo a correre. Lui mi segue e mi supera. Io continuo a correre al mio ritmo, e quando faccio una curva lo trovo nascosto lì. Mi stava aspettando. Io ero terrorizzata, continuava a fissarmi, allora ho videochiamato mio fratello. Ma che bisogno c’era?!”.
Esatto, il punto è proprio questo: che bisogno c’era di spaventarla?
Sentire questo racconto mi ha ricordato gli episodi simili che mi sono successi in 35 anni di vita.
Accaduti a me e a tutte le donne che conosco.
Le parole di Ángela sono sacrosante: che bisogno c’è di comportarsi così? Perché intimidire una donna che si ribella a un apprezzamento sessuale non richiesto?
Perché un uomo ritiene di poter spaventare e minacciare una donna da sola? Cosa gli fa pensare che sia lecito e normale?
Ancora più nauseanti sono i tantissimi commenti maschilisti sotto il video: eri mezza nuda, che drammatica, non ti ha nemmeno toccata, stai calma.
Gli uomini sono dei privilegiati perché non conoscono la paura di essere aggrediti per strada.
Per capire, dovrebbero immaginare di camminare di notte in una zona malfamata con addosso orologi e bracciali d’oro, il portafoglio pieno, un pc portatile che dondola sul petto e tutt’intorno persone che ti spiano, ti seguono, ti circondano, ti minacciano e – se gli va – ti aggrediscono.
In questo modo, forse, capirebbero come ci sentiamo quando un uomo si avvicina e ci molesta verbalmente.
Nel frattempo, impariamo a difenderci: basta portarsi in tasca uno spray al peperoncino o un piccolo deodorante alcolico e spruzzarlo negli occhi del molestatore.
Senza stare a pensarci.
(Francesca C.)

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