Come ogni domenica, vi presentiamo un post della nostra pagina FB e IG “@Donne non facciamolo in Rete”, nata per tutelare le donne e i minori dai pregiudizi e dai pericoli del web.
È una notizia incredibile, una vera e propria rivoluzione per il mondo islamico: pochi giorni fa, con un post su Instagram, Mahra, la patinatissima principessa di Dubai, ha RIPUDIATO pubblicamente il marito scrivendo per tre volte la formula “Io divorzio da te”.
“Caro marito, poiché sei occupato a passare il tempo con altre compagnie, dichiaro qui il mio divorzio. Io divorzio da te, io divorzio da te, io divorzio da te. Stammi bene, la tua ex moglie”, ha scritto Mahra sul social.
Per capirci: per la PRIMA volta una donna musulmana ripudia il marito (perché la tradisce) utilizzando la stessa formula (talak) che solo gli uomini possono usare.
Infatti la sharia (l’insieme di regole dettato da Dio per la condotta morale, religiosa e giuridica dei fedeli) prevede che solo lo sposo possa ripudiare la moglie, pronunciando per tre volte le parole “Io divorzio da te”.
Ed è stabilito che dopo il ripudio la moglie deve tornare dalla sua famiglia d’origine, ricoperta di vergogna.
Quando sul profilo della bella principessa è comparso questo post tutti hanno pensato che si trattasse di un hacker, perché era impossibile che una donna (seppure di famiglia reale) potesse ripudiare il marito.
Salvo poi scoprire che Mahra aveva eliminato dal suo profilo tutte le foto del fidanzato e poi sposo. E sotto la fotografia di sua figlia ha scritto “Noi due”.
Che cosa le accadrà adesso non è prevedibile, di sicuro il messaggio per le donne musulmane è che è possibile ribellarsi, è possibile opporsi e volgere a proprio favore una tradizione millenaria e oppressiva.
Un’eventualità che finora sarebbe stata considerata pura fantascienza.
Nelle fotografie del suo profilo Mahra appare curatissima, modaiola e tenace come poche donne sanno essere. Moderna e promotrice dei diritti delle donne e di moltissime iniziative in tal senso.
Però questa volta la principessa ha colpito la tradizione dritta al cuore e io mi auguro che il prezzo da pagare non sia troppo alto.
(Sonia F.)
