Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG @DonnenonfacciamoloinRete, nata per tutelare le donne e i minori dai pericoli del web.
Linda Feki, in arte LNDFK, è una musicista e producer 33enne che poco tempo fa ha denunciato sui social l’esperienza drammatica e violenta vissuta quando ha deciso di abortire.
Arrivata al San Paolo di Napoli, il ginecologo le dice che è alla decima settimana e per dissuaderla aggiunge che “se eravamo arrivati fino a questo punto voleva dire che il bambino in realtà volevamo tenerlo”.
Lei però è convinta della sua decisione, ed è convinta di essere all’ottava settimana.
Il ginecologo allude che “forse c’è un altro, perché le macchine non sbagliano”, e si rifiuta di firmare l’ecografia.
A quel punto lei consulta un ginecologo privato che le conferma che è all’ottava settimana. Va all’ospedale Cardarelli, ma anche lì le cose non sono facili.
Le visite si fanno il mercoledì perché negli altri giorni ci sono solo obiettori, e la ginecologa decide per l’intervento nonostante ci siano le condizioni per accedere all’IVG con farmaco.
Ai partner non è consentito l’accesso e non sono previsti antidolorifici (“Penso fosse una sorta di punizione,” ha dichiarato Linda).
Alla fine dell’operazione, il personale medico ci tiene a ribadirle che “dal momento che la pratica è stata dolorosa, ci avrei pensato bene la prossima volta a stare attenta”.
Due giorni dopo, quando è tornata per un controllo, è stata lei a dover chiedere la profilassi anti-D avendo sangue RH negativo. “Mi ero informata. Rischiavo di avere complicanze alla prossima gravidanza.”
Alla domanda su cosa farà ora, risponde: “Sto valutando alcune figure professionali a cui mi affiderò per presentare delle denunce. Avvocati, associazioni e medici legali si sono offerti di assistermi. Se servirà, offrirò la mia testimonianza e il mio impegno”.
Leggere le parole di Linda Feki mi ha fatto accapponare la pelle. È l’ennesima testimonianza di un contesto antiabortista che nel 2024 non si può più sentire.
Per una donna decidere di abortire è una scelta difficile e dolorosa, che nessuno può sindacare, ostacolare o impedire.
(Stefania S.)