Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG @DonnenonfacciamoloinRete, nata per tutelare le donne e i minori dai pericoli del web.
Di recente ho letto la storia di una giovane donna che ha sfidato le convenzioni e con spirito marinaresco ha affrontato le tempeste sociali di tanti Paesi diversi tra loro.
È la storia dell’influencer di viaggio Pelumi Nubi.
29enne di origini nigeriane, cresciuta nel Regno Unito, Nubi è ufficialmente la prima persona ad aver concluso un viaggio in auto da Londra a Lagos, attraversando 17 Paesi.
Nubi voleva rivendicare il diritto a viaggiare in modo sicuro per una persona che possiede ben tre caratteristiche considerate uno svantaggio: essere donna, essere nera e viaggiare da sola.
E ci è riuscita: non solo è stata portatrice di un messaggio forte, ma ha fatto conoscere a tante persone le attrazioni culturali dell’Africa occidentale, smantellando i preconcetti che generalmente si hanno su questa regione.
L’impresa non è stata esente da imprevisti, ma anche questi hanno offerto l’occasione di parlare di temi problematici come la corruzione degli agenti di frontiera o del trattato della Cédéao, che vede il libero scambio come fonte di ricchezza per gli stati membri, messa però a dura prova dalle dinamiche di potere di stati golpisti che se ne sono tirati fuori.
È per tutte queste ragioni che quello di Nubi è stato un atto importante: seguita sui social, ha aiutato a sensibilizzare su questioni che molti, forse, non avrebbero mai conosciuto altrimenti.
È un’avventura che mi ha inevitabilmente ricordato l’artista Pippa Bacca, che nel 2008 affrontò un lungo viaggio in autostop vestita da sposa, per attraversare 11 Paesi teatro di conflitti armati e promuovere la pace nel mondo e la fiducia nel prossimo.
In quel caso, purtroppo, le cose andarono nel peggior modo possibile e Pippa fu barbaramente assassinata in Turchia da un pastore che le aveva dato un passaggio.
Io credo che oggi Pelumi Nubi abbia riscattato una sorella: una donna che viaggia da sola e che può lasciare un’impronta di cambiamento.
(Sonia F.)