Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG @DonnenonfacciamoloinRete, nata per tutelare le donne e i minori dai pericoli del web.
Nessuno è perfetto.
Frase fatta? Forse, ma leggetela ancora, fatela vostra, ripetetela a voce alta.
In questo mondo, a sbirciare dallo schermo del telefono, del computer o della tv, ci siamo abituati a pensare che le vite degli altri siano migliori delle nostre, che tutti siano più felici di noi.
Ma se andiamo a vedere la vita di queste persone, cosa troveremo?
Traumi, insicurezze e difetti proprio come i nostri.
La perfezione non esiste, anche se ce l’hanno fatto credere fin da bambini, e siccome non esiste non potremo mai raggiungerla.
Però penso ai bambini, che infarciamo di rassicurazioni su una loro perfezione immaginaria per farli sentire adeguati.
Ma così che cosa gli stiamo insegnando? Che loro sono perfetti e che la perfezione è una caratteristica oggettiva che non bisogna mai perdere.
È necessario fermarsi e capire che dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi (e a noi stessi) il valore dell’imperfezione.
Non serve ambire a modelli impossibili da raggiungere o deprimersi, la soluzione è accettare di essere imperfetti, condizione che di negativo non ha proprio nulla. Non vi sentite già sollevati al pensiero di non dover portare su di voi questa fatica disumana chiamata perfezione?
Certo, i tratti del carattere che non ci piacciono possiamo smussarli, metterci in discussione e trovare nuovi modi di funzionamento.
Ma l’imperfezione vivrà sempre dentro di noi, perché siamo umani.
E invece di avversarla di continuo e sentirci in colpa, potremmo iniziare a guardarla con occhi nuovi: un rompicapo da studiare e risolvere, restando consapevoli che tutto può cambiare, anche se occorre tempo.
Perciò, voglio augurare a tutti voi un ottimo 2025 all’insegna di una serena imperfezione. Auguri!
(Francesca C.)
