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#donnecomenoi

 

Me l’avrà raccontato almeno venti volte, mia zia. I suoi primi mesi dopo il matrimonio. Il marito usciva la mattina per andare a lavorare, e lei pure, ma rientrava prima di lui e le restavano tre ore per preparare la cena.
Di buona lena, mia zia puliva i pavimenti, faceva la lavatrice, stirava o cambiava le lenzuola, lucidava i vetri, insomma un po’ tutto, a seconda del giorno. E poi cucinava e apparecchiava la tavola. Ma soprattutto si faceva bella per lui: dopo il lavoro e dopo il bucato, dopo la polvere, le tende, la polenta e il ragù, mia zia cominciava a depilarsi, laccarsi le unghie, cotonarsi i capelli. Insomma, un po’ tutto, a seconda del giorno. E, naturalmente, si metteva un vestito carino. E, naturalmente sfinita, si sedeva sul divano ad aspettare che lui rientrasse.
Il novello sposo arrivava pochi minuti dopo e lei, acchittata e solerte, serviva la cena. Pare che siano passati alcuni mesi prima che mio zio, una sera, le chiedesse stupito: “Ma perché ti sei vestita elegante?”.
“Capisci, non si era mai accorto che mi cambiavo per cenare con lui, che mi facevo bella per lui. Mi sono talmente offesa che, da quel giorno, dopo aver finito di lavare-stirare-cucinare il coniglio non mi sono cambiata più. Mi siedo sul divano a fare la Settimana enigmistica.”
Lo raccontava d’estate, quando il pomeriggio non lavorava, e a casa eravamo solo donne. Per venti volte ho sorriso alla sua storia. Chissà se suo marito, che in molte occasioni ha dimostrato di amarla profondamente, non la preferisse scarmigliata e in disordine, anziché impacchettata nelle calze di nylon.
Per me lei era l’essenza della femminilità. La pelle abbronzata, il prendisole colorato, il profumo della marmellata, il suo corpo abbondante, accogliente. I piedi scalzi per attraversare il cortile, quando non ti vede nessuno.
E il punto è proprio questo. Rispettare il nostro corpo. Ascoltare i suoi desideri invece di costringerlo in una maschera per essere come crediamo che gli altri ci vogliano. Mangiare la zuppa perché mi fa bene e non per evitare di ingrassare, andare a correre perché mi sento più forte e non per rassodarmi, fare l’amore solo per piacere e mai per compiacere.

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