Lo ammetto, ho sempre avuto un’indole romantica. Quasi melodrammatica. Fin da bambina.
Sarà per via dei lunghi pomeriggi con mia nonna a guardare telenovele e sgranocchiare biscotti. Ma tant’è, adoro le storie d’amore contrastato. Quelle in cui lei e lui si amano tantissimo, ma poi c’è un ostacolo che li separa: il perfido capoufficio che conosce i loro più biechi segreti, la bancarotta della zia che minaccia tutta la famiglia, il ricatto dell’ex amante.
Ma loro mica si arrendono. No. Lottano per difendere l’amore e alla fine vincono.
Anch’io, nel mio piccolo, sono una discreta guerriera. Non per vantarmi, ma non mi faccio scoraggiare dalle difficoltà. Anzi, sono convinta che affrontare insieme gli ostacoli metta un po’ di pepe nel rapporto. Ti unisce, ti fa sentire di essere una squadra. Noi due contro il mondo.
Naturalmente ho imparato a godere anche dei periodi in cui non succede nulla. So che in una relazione ci sono momenti noiosi e non si può vivere sempre in un romanzo. Non sono così ingenua.
O forse sì, lo sono. Altrimenti non sarei tanto scioccata.
Da quando ho rotto con il mio compagno, il mio film d’amore segue una trama imprevista. E non mi aspettavo un lieto fine, ma neanche di ritrovarmi in una storia di fantascienza. Perché non c’è altra spiegazione: dei microorganismi alieni si devono essere impossessati di lui, innescando una mutazione genetica che sta facendo piazza pulita dell’uomo che conoscevo e che ho amato.
Ed ero sicura di conoscerlo bene. Ero consapevole di ogni suo difetto, ma ero altrettanto certa di cosa non avrebbe mai fatto. Lui era quello con cui affrontare insieme il perfido capoufficio, non quello che non mi restituisce i soldi che gli ho prestato.
Lui era il confidente a cui raccontare ogni mio imbarazzante segreto, non quello che mi insulta e mi deride davanti ai miei amici. Per non parlare delle minacce e dei ricatti.
La persona che amavo alla follia e di cui mi fidavo non esiste più. Un altro uomo vive in quello che una volta era il suo corpo. E purtroppo è lui, questo orribile sconosciuto, ad avere sul suo cellulare alcune mie foto intime. Non so che farei se le rendesse pubbliche. E odio dirlo, ma ho paura.