Il problema è che, da fuori, il mio disagio non si vede. Il mio dolore neppure. Somiglio sempre alla stessa donna, non importa quanto sono infelice o felice. Somiglio sempre a quella donnina lì, che cammina a occhi bassi per non inciampare. Che parla sottovoce per non annoiare, che lascia passare prima gli altri perché si fa così. Non sono capace di chiedere aiuto, di dire apertamente: aspetta, dove vai, non vedi che sto male?