125

Oggi si festeggia la Giornata Mondiale della Creatività e dell’Innovazione: quale occasione migliore per parlare di una delle menti più creative e inventive della storia d’Italia?
Ci riferiamo a Leonardo da Vinci, ritenuto il genio italiano per eccellenza, capace com’era di applicare la propria straordinaria intelligenza sia al campo artistico che a quello tecnico-scientifico.
E se vi dicessimo che Leonardo non era italiano, almeno per il 50%?
È ciò che sembra emergere da un antico documento ritrovato dallo studioso Carlo Vecce all’interno dell’Archivio di Stato di Firenze. Prima di pubblicarne i contenuti, Vecce lo ha esaminato con scrupolo filologico per anni. Perciò, ci sembrano più che attendibili i risultati delle sue ricerche.
Non solo la madre di Leonardo non era italiana ma, a quanto pare, era addirittura una schiava. Le sue origini erano circasse, proveniva cioè da una regione del Caucaso. La ragazza, dopo varie peripezie tra Costantinopoli e Venezia, fu portata in stato di schiavitù fino a Firenze, dove, il 2 novembre del 1452 (qualche mese dopo la nascita di Leonardo stesso) fu ufficialmente liberata dalla sua condizione.
L’atto è firmato da Piero da Vinci, notaio fiorentino e padre dell’autore della Gioconda.
Questo spiegherebbe anche perché Leonardo era un figlio naturale, cioè nato al di fuori del matrimonio, com’era già noto.
Quello che più ci colpisce della notizia è che una delle nostre maggiori glorie nazionali si riveli essere solo in parte di sangue italiano. Eppure, chi di voi rinuncerebbe ad avere Leonardo da Vinci dentro al pantheon delle più grandi menti del Bel Paese?
Il che fa sorgere una domanda dai risvolti, se vogliamo, anche politici: chi è italiano? Chi è figlio di due italiani o chi, cresciuto qui, contribuisca con le sue capacità alla crescita di questa nazione?

Lascia un commento

Condividi:

Gli ultimi POST

Le rubriche

Mondo Pop
Donne
come noi
La bottega
delle parole
Parola
d'autore
A voce
alta

Resta aggiornato

Instagram feed