Quando si dice “una vita specchiata”. In questo caso, però, l’aggettivo assume il senso di speculare, raddoppiata, piuttosto che integerrima.
È questo il destino che attende un ingegnere informatico indiano: due donne, due case, due figli (uno con ciascuna moglie), lo stipendio da dividere equamente con entrambe, come deciso dal tribunale locale.
Il protagonista di questa bizzarra storia si è sposato regolarmente nel 2018. Ma allo scoppio della pandemia di Covid, la consorte incinta è tornata nella sua città d’origine, a casa dei genitori.
Lui ha continuato a vivere nella loro casa finché ha conosciuto un’altra donna sul posto di lavoro, che ha prontamente sposato e messa incinta.
Quest’anno la prima moglie, finalmente, ha deciso di capire che fine avesse fatto il marito. E così ha scoperto che l’uomo aveva bissato le nozze con l’attuale convivente, senza nemmeno sognarsi di chiedere prima il divorzio.
Pare che la donna non si sia scomposta più di tanto. Si è rivolta a un tribunale che, anziché contestare la bigamia all’ingegnere (nonostante che in India la bigamia sia illegale), ha deciso di dividere la sua vita esattamente a metà tra le due: da lunedì a mercoledì vivrà con la prima, da giovedì a sabato con la seconda. La domenica è la giornata libera.
Ne approfitterà per cercarsi una terza moglie?