“Non chiedetevi che cosa può fare la vostra nazione per voi, chiedetevi che cosa potete fare voi per la vostra nazione.”
Questo deve aver pensato, facendo sua la famosa frase di John F. Kennedy in versione municipale, il signor Claudio, pensionato di un paese in provincia di Monza, quando ha deciso di comprare il bitume necessario a tappare una buca piuttosto pericolosa formatasi da molti mesi di fronte a casa sua, che il Comune non aveva mai pensato di riparare, nonostante le numerose segnalazioni.
Il 72enne si è così improvvisato operaio stradale. Forse si aspettava un qualche tipo di congratulazione da parte dell’amministrazione pubblica per questo suo alto spirito civico.
Ciò che invece ha ricevuto, appena in Comune si è saputo di questa sua impresa, è stata una multa di ben 882 euro.
Le ragioni? Mancanza di autorizzazione e di competenze specifiche, come si legge nel verbale.
Ora, nessuno di noi auspica un mondo in cui il comune cittadino debba provvedere a quel che non fa chi vi è preposto, anche perché demandare la risoluzione dei problemi al volontariato rappresenta un fallimento per lo Stato.
Quando si domanda perché chi governa, a qualsiasi livello, molto spesso non risponda con dovuta prontezza alle richieste della cittadinanza – anche solo riguardo ad aspetti di semplice manutenzione –, le colpe vengono sempre attribuite alle lentezze della burocrazia, facendo tuttavia nascere il sospetto che questa sia diventata ormai una scusa dietro cui nascondere inefficienza e indolenza.
Se la buona volontà del signor Claudio è stata così prontamente e severamente punita, che cosa bisognerebbe fare a quella tanto rinunciataria di certi amministratori pubblici?