Qualche settimana fa un fatto di cronaca ha sconvolto il Paese: a Pescara un giovane di 16 anni è stato ucciso con venticinque coltellate da due coetanei in un impulso bestiale per un debito di droga di appena 200 euro.
E gli altri giovani del gruppo, in qualche modo presenti ai fatti, non hanno pensato di chiamare un’ambulanza o la polizia, sono andati tranquillamente al mare.
In spiaggia uno dei due indagati si è anche scattato un selfie, accompagnandolo con battute scherzose sulla vittima, a cui diceva di “stare zitto” mentre continuava ad accoltellarlo quando ormai giaceva a terra agonizzante.
“L’impulso lesivo, quello di provocare sofferenza e uccidere un essere umano” è stata la causa determinante dell’omicidio, dicono i magistrati. Cioè “un motivo in realtà inesistente che cela l’unico vero intento che è quello di cagionare sofferenza e morte”.
Volevano solo vederlo soffrire e morire, perché non aveva avuto rispetto per loro.
La vittima era stato cresciuto dalla nonna dopo l’abbandono dei genitori.
“Non era un drogato e non era un tossico, fino a due anni fa quando frequentava le medie nessun problema. Le difficoltà sono iniziate alle superiori”, ha raccontato la nonna. Era ospite in una comunità, dalla quale era scappato due giorni prima, senza avere un reale problema di tossicodipendenza.
Durante il funerale la nonna ha aggiunto queste parole:
“Spero che la tua assenza possa essere di monito ai tanti giovani qui presenti, che siano loro a cambiare questo mondo marcio e renderlo un posto migliore. Desidero che comprendano l’importanza della famiglia e di quanto essa sia sempre un posto sicuro. Un luogo dove poter essere fragili, parlare delle proprie paure e delle proprie insicurezze; crescere e prepararsi alle asperità della vita”.
Fino a che punto può spingere la ferocia, la barbarie e l’indifferenza in un’età così giovane? Quando la connessione emotiva dei nostri figli si è interrotta rispetto al resto del mondo?
Si possono individuare delle responsabilità precise nelle famiglie e nella comunità per questo livello di scollamento dalla realtà che porta i ragazzini a commettere simili crudeltà?