Larimar Annaloro a 15 anni è stata ritrovata impiccata a Piazza Armerina in provincia di Enna, in un pomeriggio di novembre.
Si era trasferita in Sicilia da appena un anno, prima viveva con la famiglia in Lombardia. A quell’età forse è più difficile cambiare città e vita rispetto a un adulto, o forse no. Si fa fatica a integrarsi, si è troppo insicuri.
Qualche ora prima della morte Larimar, durante il quarto d’ora della ricreazione a scuola, aveva litigato con una coetanea che l’accusava di averle “rubato” il fidanzato e di averla vista in un video intimo. Era stata anche accerchiata da altre ragazze, che l’avevano insultata.
Subito dopo aveva detto all’insegnante di voler tornare a casa perché stava male.
Ai genitori ha raccontato soltanto che a scuola era accaduta una cosa brutta. È stata ritrovata morta dopo un’ora, impiccata con la corda di un’altalena.
Nei giorni successivi i suoi compagni hanno raccontato che “Larimar voleva essere libera. Vivere la sua vita lontano dai pregiudizi e dalla gente bigotta”.
Sembrava l’ennesimo caso di Revenge Porn (la condivisione non consensuale di filmati sessualmente espliciti) finito in tragedia: Larimar viene filmata, qualcuno divulga il filmato, Larimar si uccide per la vergogna.
Ma la famiglia fin da subito non ci sta, e la sorella maggiore dichiara: “Mia sorella non si è ammazzata. È troppo intelligente, sa benissimo come si affrontano le cose. Alcune ragazzine la odiavano, perché è arrivata qui un anno fa e si è integrata benissimo, aveva la media dell’otto a scuola. Io ho due figli, mia sorella era la zia Lalla. Mia sorella non era una depressa”.
La Procura di Enna, dopo aver sequestrato pc e cellulare della ragazza, ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio. Ma già dall’autopsia le modalità della morte sono risultate in parte anomale.
Forse Larimar è stata assassinata per invidia o gelosia, forse si è suicidata.
La domanda è sempre la stessa: com’è possibile morire a 15 anni per un litigio tra adolescenti?
Che succede a questi ragazzini, che non sanno più distinguere tra una banale discussione e la fine della vita?
Dov’è finita l’innocenza?