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Un’altra estate è trascorsa, e quello che avrebbe dovuto essere un periodo di rilassamento e recupero delle energie è stato purtroppo costellato di cattive notizie che, da giornali e televisioni, ci hanno seguiti e perseguitati giorno dopo giorno.
Dal caldo asfissiante, conseguenza del cambiamento climatico, ai numerosissimi incendi colposi e dolosi che hanno funestato il nostro Paese. Persino i siti turistici sono stati al centro di polemiche, come per esempio Pompei e le spiagge della Sardegna, facili prede di turisti sconsiderati che vorrebbero portarsi a casa come souvenir reperti archeologici o sabbia preziosissima.
Ma di fronte a questo battage, lo sconforto non è l’unica reazione.
Se è innegabile che ciascuno di questi preoccupanti fenomeni è la conseguenza di anni di cattivi comportamenti dell’uomo verso l’ambiente che lo circonda, significa anche che ciascuno di noi può scegliere di indirizzare i propri comportamenti verso la scelta più giusta: facendo ricorso a semplici accortezze atte a ridurre la propria impronta ecologica, come il riciclaggio o l’uso dei mezzi pubblici.
Contribuire in prima persona è una pratica che non va abbandonata sull’onda dello scoraggiamento, perché “tanto non serve a niente”.
Tutt’altro: implementare comportamenti positivi e magari convincere chi ci circonda a seguire il nostro esempio è il modo migliore per invertire questo percorso di disallineamento dell’uomo con la natura, che tanto sta danneggiando un Paese meraviglioso come il nostro.
Scoraggiarsi non è solo inutile, ma dannoso: molto meglio rimboccarsi le maniche. Fa bene all’ambiente, e a ciascuno di noi.

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