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Sono passati più di due anni da quando le immagini intime di una quarantenne sono state appese ovunque in un paese della provincia di Ferrara, con tanto di nome e cognome.
Si tratta del primo caso di Revenge Porn finito in tribunale dopo l’aggiornamento del codice penale, e del quale si è tenuta la prima udienza soltanto il 21 dicembre 2021. A più di un anno dall’accaduto.
Immaginiamo la rabbia e l’umiliazione che deve aver provato la vittima nel vedere che le sue foto intime erano state affisse nelle bacheche domiciliari, ai pali della luce, nel parchetto del paese, infilate nelle cassette postali, lasciate sui parabrezza delle automobili.
I colpevoli sono il suo ex compagno, un uomo di 33 anni, e una donna, coetanea della vittima, che lo ha aiutato a stampare e appendere le fotografie.
Quest’episodio di Revenge Porn può sembrare anacronistico agli occhi di chi ne ha sempre sentito parlare in termini di diffusione di immagini sessualmente esplicite in Rete.
In realtà il Revenge Porn esiste da molto tempo prima dell’avvento di Internet, e oggi ha solo assunto una maggiore visibilità e un più grave impatto a causa dell’istantanea e irrimediabile diffusione su larga scala che l’utilizzo di questo strumento comporta.
Più di quarant’anni fa, in un paesino del maceratese, una donna fu umiliata pubblicamente proprio con le medesime modalità: fotografie che la ritraevano in atteggiamenti intimi vennero distribuite ovunque, con annessi nome e cognome della vittima e degli uomini che comparivano con lei.
Le differenze tra ieri e oggi non risiedono solo nell’utilizzo della Rete: all’epoca non vi era ancora una legge in grado di tutelare le persone da questo reato, non esisteva il termine Revenge Porn né tantomeno ci si preoccupava di sensibilizzare l’opinione pubblica.
Sì, la condivisione non consensuale di immagini sessualmente esplicite è un reato, punito dalla legge, ma è altrettanto grave – quando si riceve uno di questi filmati – ricondividerlo, mostrarlo agli amici, farsi quattro risate.
Se nessuno guardasse questi filmati o sentisse il bisogno di giudicarli con commenti sprezzanti verso la vittima, il Revenge Porn perderebbe ogni potere distruttivo.

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