Chiodo scaccia chiodo? Funziona veramente così?
Sicuramente non per Claudia, la protagonista del romanzo “La turista italiana”, scritto da Maria Tina Bruno e pubblicato da Pop Edizioni.
È un libro complesso, mai noioso né banale, ma soprattutto è un libro che non mistifica la realtà, non divide il genere umano in buoni e cattivi, belli e brutti, vincitori e perdenti.
Gli eroi di questa storia inciampano, sbagliano strada, fraintendono le emozioni, a volte esultano, mentre intorno a loro impazzano i colori della vita, dalle tinte cupe alle più sgargianti: la fine di un amore, la morte, la rinascita dopo il dolore, il rapporto tra uomo e donna, la solidarietà femminile e la rivalità, i viaggi, la Milano delle redazioni editoriali e dei localini, la Grecia vacanziera, l’amore, l’erotismo femminile, fino a temi di urgente attualità come il Revenge Porn, il Ghosting, l’evoluzione della sessualità improntata ai canoni della pornografia online.
Il tutto filtrato da una sana ironia.
Claudia non trova conforto nelle avventure sessuali con cui tenta di riempire la propria vita, fatta a pezzi dalla scomparsa improvvisa del suo uomo. Le ci vogliono mesi di immobilità e dolore prima di accettare la proposta di un’amica di concedersi una tregua, smettere di punirsi almeno per il tempo di un breve viaggio a Creta.
E sarà proprio in quest’isola aspra e bellissima che Claudia scoprirà di essere diventata la turista di se stessa, una comparsa della propria vita.
È possibile allontanarsi da sé, giorno dopo giorno, al punto da non riuscire più a riconoscersi?
E questa nuova versione di noi stessi va estirpata o può diventare un’ottima alleata?
“La turista italiana” è un romanzo sorprendente, divertente, imprevedibile dalla prima all’ultima pagina, come solo le storie vere possono essere. E inizia così:
“Claudia e Alekos sono una donna e un uomo e dunque non hanno nulla in comune…”