Il percorso di Claudia, la protagonista del romanzo di Maria Tina Bruno “La turista italiana”, comincia da un dolore tanto forte quanto spaventoso: la scomparsa di una persona amata.
Un giorno Claudia torna a casa dal lavoro e trova soltanto una lettera in cui Marcello, il suo uomo, dichiara di voler morire.
Claudia all’inizio non ci crede, ma quando le ore diventano giorni e i giorni si trasformano in settimane senza più sue notizie, lei crolla.
Nella speranza di non pensare e non soffrire, Claudia lascia il lavoro e trascorre le sue giornate imbottita di sonniferi e alcolici.
Eppure ancora si illude. Perché è impossibile accettare che un uomo giovane e vitale possa essersi tolto la vita. Marcello è scomparso, è vero, ma che significa scomparso? Andato altrove?
“Da quando Marcello era scomparso le sembrava di vederlo dappertutto. In ogni uomo di spalle, in ogni viso nascosto da un casco da motociclista, nell’andatura frettolosa di uno sconosciuto. Dovunque e sempre, Claudia riconosceva Marcello.
E il suo cuore ogni volta sussultava, rallentava, poi cominciava a battere rapidissimo dentro di lei.
In preda a un meccanismo che non rispondeva ad alcuna logica – se non una logica disperazione – Claudia continuamente proiettava il proprio desiderio di rincontrare Marcello.
Perché Claudia lo immaginava in viaggio. Seduto sui gradini di una piccola città, al sicuro. Da qualche parte, ma vivo. Lontano da lei, ad aspettare tranquillo che Claudia lo ritrovasse.”
Il fenomeno del ghosting, letteralmente “diventare un fantasma”, è una piaga in espansione nella nostra società: sparire senza lasciare traccia, per troncare una relazione amorosa, accade molto più frequentemente di quanto si creda. E a chi resta, sembra di sprofondare in un abisso di sconcerto e dolore.
Eppure il ghosting è solo l’inizio di questo romanzo imprevedibile e avvincente dalla prima all’ultima pagina, in cui la protagonista capirà presto che per comprendere le ragioni altrui, bisogna prima imparare a conoscere se stessi, a partire dalla propria sessualità.
Per non diventare turisti della propria vita, semplici comparse trasportate a caso dalla corrente…