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Giorgio Franzaroli è un grande disegnatore e vignettista. Allievo di Andrea Pazienza, ha collaborato a gloriose riviste illustrate come Cattivik, Lupo Alberto, Frigidaire, Comix, Cuore, Linus. Attualmente firma vignette satiriche per Il Fatto Quotidiano.
Con Pop Edizioni ha pubblicato due graphic novel: “Orrido famigliare” e “Orrido famigliare – Primavera di bellezza”.
In questa doppia opera Franzaroli narra le più importanti vicende italiane dal primo al secondo dopoguerra viste attraverso gli occhi della sua famiglia, originaria di un paesino dell’Appennino Emiliano, Montese.
La vita rurale, l’avvento del Fascismo, il nonno costretto a fuggire per non essere perseguitato dal Regime, le fughe rocambolesche all’estero, le avventure in Francia e nella Legione Straniera, il rimpatrio, l’obbligo di andare a spaccarsi la schiena nelle miniere istriane come punizione per il suo antifascismo, l’arrivo delle forze titine, il ritorno in Italia da profughi, la fame e l’arte di arrangiarsi.
La quotidianità famigliare come punto di vista con cui raccontare la Grande Storia, i drammi personali in cui si rispecchia di continuo una devastante tragedia nazionale.
Franzaroli, autore sia del testo che dei disegni, in questo romanzo grafico si mette particolarmente allo scoperto, attingendo alle preziose memorie dei parenti che quelle vicende hanno vissuto sulla propria pelle, per offrire una testimonianza importantissima, che vada ben al di là del distaccato rendiconto di un libro di genere.
In queste pagine la materia storica, infatti, si fa carne palpitante, chiamando il lettore a rivivere vicende lontane nel tempo, con tale vividezza da avere l’impressione, leggendo, di poterne percepire la paura, il turbamento, l’odore e il sapore di quei giorni dolorosi e complessi.
Per non dimenticare.

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