È tempo di mordere.
Di mordere la nostra idea di cane sempre e solo sottomesso al padrone.
Di mordere la nostra idea che un cane, solo perché è un cane, ci debba cieca obbedienza.
Di mordere proprio la parola padrone, smettendo una buona volta di usarla, di collegarla puntualmente alla parola cane.
È tempo di mordere perché i cani non sono docili pupazzi da comprare, manipolare e rottamare in un canile quando non servono più, quando si rinuncia alla loro proprietà con le solite banali scuse.
È tempo di mordere perché i cani sono i fieri animali che hanno accompagnato la nostra evoluzione nel corso dei millenni, che hanno stretto con noi un patto di amicizia puntualmente tradito dai continui maltrattamenti, dalle catene, dagli abbandoni, dalle scommesse, dalle deportazioni, da quella prepotente pretesa che siano sempre e solo loro a doversi adattare ai nostri capricci quotidiani.
È tempo di mordere, è una questione di dignità e rispetto.
Siamo umani e abbiamo la sfacciataggine di dichiararci i padroni di colui che insistiamo a definire il nostro miglior amico.
È tempo di mordere.
E la Cinofilia Nera arriva al momento giusto, puntuale come la morte, carica di black-humor in tinta rosso sangue, con ottantasette brevi e ringhianti dog-horror-fanta-fiction in cui i cani mordono.
Non c’è più tempo per le scuse, per i pianti e i pentimenti perché ormai… È tempo di mordere!
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(Troglodita Tribe)