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Nella storia di “Orrido Famigliare” di Giorgio Franzaroli una potente energia tiene insieme il passato e il presente, una corrente ad alta tensione che arriva dalla storia di famiglia, segnata dall’antifascismo, dalla fuga, dalla guerra, raccolta dall’Autore come una eredità da approfondire, da capire meglio. Perché è anche la propria. È questo il cuore della memoria che dobbiamo esercitare, perché la memoria non è un processo esterno, ma di riappropriazione, nel bene e nel male, di qualcosa che è già nostro.
Franzaroli racconta dell’impasse incontrata nel cercare la via giusta per affrontare la sua storia drammatica, complicata, anche surreale e grottesca, che tuttavia illustra meglio di un saggio le vicende tumultuose che i nonni affrontarono, durante la Seconda guerra mondiale, fra la miniera di Arsia in Croazia, e Montese, lungo la Linea Gotica. Poi, con la strage degli anziani del marzo scorso, quella eredità torna a bruciargli fra le mani come un tesoro che è urgente consegnare alle nuove generazioni. Ma di cosa è fatta, veramente, questa eredità?
Liliana Segre, nella sua lunga battaglia di testimonianza, ha additato un concetto a male assoluto: “l’indifferenza”, cioè il sottrarsi a quella naturale empatia che ci rende possibile metterci nei panni degli altri.
Se l’empatia scorresse abbondante, pochi avrebbero la forza di voltarsi dall’altra parte, di non prestare soccorso a chi è umiliato, affamato, deportato. “Semplicemente” perché sappiamo rispecchiarci uno nell’altra: questo è il principio dell’umanità.
Umanità che si esprime anche in momenti quotidiani che sembrano poco rilevanti: una parola detta a difesa di qualcuno, una mano data in un momento difficile a un vicino o a un conoscente. Magari gli si salva la vita.
È questo l’ingrediente più potente che scorre nel libro di Franzaroli, l’umanità che emerge in quel suo disegno così intenso, sincero, così poco retorico e così pieno di vita: la vita dev’essere buona anche nelle difficoltà, e il male si arrende se gli individui scelgono di assecondare la propria naturale umanità.

 

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