“Non ne posso più a sentirmi superiore in ogni istante, soprattutto quando vengo umiliato.”
Un ragazzo e una ragazza, errori reiterati che provocano accoglienti ossessioni, in un continuo girovagare tra vie strettissime, clochard, corpi nudi, sudore e odore, per cercare di tenere il passo con i pensieri che si susseguono implacabili.
Un adulto e i suoi infiniti adulteri, la rivoluzione sognata e accantonata, l’impegno sociale che si tinge di sociopatia. Una città più morta che viva, centro per anziani e punto di ritrovo per i giovani, un fiume lunghissimo in cui non si può nuotare.
Testimonianze contemporanee per reagire a questo mondo ultramoderno, ultraveloce, ultraconformato, in cui le farmacie diventano accoglienti luna-park dove riempirsi la pancia, gli occhi e la mente.
Nulla di rivoluzionario è una corsa a perdifiato dietro uno stile irriverente e affascinante che segue un’inventiva lasciata scorrere liberamente in omaggio a illustri predecessori come Joyce, Céline, Proust.
Le parole di Sandro Di Lorenzo sono scandite, amplificate e alterate dalle visionarie illustrazioni di Bicio Fabbri, in un caleidoscopio che crea un’opera nell’opera, in perfetto equilibrio tra fumetto e tecnica pittorica.
Frammenti di voce
“Qualsiasi tipo di famiglia deve basarsi sulla menzogna per avere un poco di speranza.”
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“Il quinto fu anche il sesto il settimo e l’ottavo, quello che nell’intimo di molte persone suole ricevere il nome di amore della mia vita.
Dell’amore della sua vita non è rimasto un granché, i ricordi più vivi sono quelli del nono.
Il decimo è il decimo. L’undicesimo una ragazza.”
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“Quando si sta male s’impara poco oppure nulla?”
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“Lei pensa che le vie d’uscita sono troppo strette per poterci passare,
un labirinto inutile come le lacrime.”
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“Si sente si vede e si tocca che navighiamo a nostro agio soltanto nelle farmacie.”
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“Secondo la maggior parte delle persone S è una città più morta che viva, ma non è così. Il punto è che è silenziosa, anche i meridionali giunti a S per lavoro si sono fatti sempre più silenziosi.”
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“Yvel schiva chi incontra come fossero batteri, Yvel schiva i pensieri come fossero sintomi.”
Gli autori
Sandro Di Lorenzo è nato a Napoli nel 1998 e vive in Friuli. Studia Linguaggio e tecniche espressive del cinema.
Preferisce fumare piuttosto che parlare e ha raggiunto il record di quattordici palleggi con un mozzicone di sigaretta. Non è ancora sicuro che le cose buone rendano felici.
Nulla di rivoluzionario è il suo primo romanzo.
Bicio Fabbri, pittore, disegnatore e umorista, è nato a Palazzuolo sul Senio nel 1954 e oggi vive e lavora a Castenaso.
Ha collaborato con le maggiori riviste italiane, tra cui “Frigidaire”, “Tempi supplementari”, “Il Clandestino”, “Zut”, “Il lunedì della Repubblica”, “Cuore”, “Re nudo”, “XL”, “Il nuovo Male”.
Nel 2007 ha vinto il Premio Satira Forte dei Marmi e nel 2011 ha partecipato alla Biennale di Venezia. Continua a tenere numerose mostre personali e collettive in tutta Italia.
Nulla di rivoluzionario è il suo dodicesimo libro.
COLLANA “NUVOLE POP”
192 pagine
ISBN 979-12-80297-02-0