Per la nostra rubrica, interamente dedicata a tutti gli scrittori del socio-cosmo, oggi vi presentiamo il testo di Gianfranco Peruzzi.
Continuate ad inviarci le vostre creazioni e noi continueremo a darvi voce!
La teoria degli opposti
Per Giulia il punto non era tanto provare un sentimento, il punto era accettarlo, viverci insieme lasciando che fosse parte integrante di se stessa.
I graffi nel viso si erano rimarginati, ma quelli nel cuore continuavano a sanguinare e lei non aveva alcuna intenzione di cancellarli.
Le sofferenze accumulate da una relazione tossica le creavano il rifiuto a mostrare emozioni e stati d’animo, eppure l’armatura iniziava a scricchiolare. «T’interessi a me, ma io ho ancora tanto dolore. Il dolore non scorre come l’acqua, il dolore si stratifica, solidifica, diventa ossa, muscoli, sangue, persona. Il dolore non sente freddo o caldo, fame o sete, il dolore vive del dolore perché non conosce altro. Sono stata quello che lui ha preteso, amante, sorella, amica, estranea e mai, mai cosa davvero volessi essere: una donna.»