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Per la nostra rubrica, interamente dedicata a tutti gli scrittori del socio-cosmo, oggi vi presentiamo il testo di Mari Capp.

Continuate ad inviarci le vostre creazioni e noi continueremo a darvi voce!

 

No. Non è vero che non mi risposerei.

Con te e solo con te tra venti anni sì.

Ti sposerò per la tua dolcezza, per il tuo amore quasi centenario, per la mia costanza infinita. Mi prenderò cura del tuo cuore ed anche della tua prostata, così come tu saprai capire il mio cuore ballerino, l’osteoporosi galoppante e tutti gli altri acciacchi.

Sì, ti sposerò in bianco, in memoria dei vecchi tempi. E tu solo sai che cosa intendo.Ti guiderò la mano perché non riuscirai a vedere la mia per infilarmi l’anello, mi aiuterai a sedermi sulla poltrona della sposa perché avrò la schiena rigida per l’artrite. E dovrò ripetere tre volte il mio convintissimo sì mentre tu continuerai a guardarmi interrogativamente negli occhi senza udire niente.

L’occhio destro mi si riempirà di lacrime di gioia, mentre il sinistro farà la sua solita performance, abituato com’è a lacrimare senza ragione alcuna. Al pranzo di nozze mangeremo minestrina e formaggini, obbligati da denti non più nostri, ma poi ci daranno anche una bella fetta di torta con panna morbida con buona pace, almeno per un giorno, del diabete e del colesterolo che ci uniranno indissolubilmente!

E poi… poi finalmente saremo soli nella camera nuziale. Rimarremo con le maglie di lana a mezze maniche e le mutande di cotone pesante. Ma ricorda: per me sarai sempre quell’affascinante, bellissimo ragazzo di oltre mezzo secolo fa. Mi abbraccerai, ti abbraccerò. Ignoreremo i lamenti di entrambi per i dolori muscolari causati dalla giornata memorabile. I nostri cuori si affaticheranno in una breve ma intensa tachicardia, la pressione salirà oltre i duecento per l’emozione, le nostre mani si stringeranno in un intreccio doloroso ma pieno d’amore, i sorrisi appariranno dolcemente sulle nostre labbra asciugate dal tempo. Infine, distrutti nel fisico e nella mente dal giorno più bello della nostra lunga vita, ci addormenteremo russando sonoramente.

Sì, ti sposero’ e saremo Finalmente Felici.

 

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