Per la nostra rubrica, interamente dedicata a tutti gli scrittori del socio-cosmo, oggi vi presentiamo il testo di Enrico Arduini dedicato a Sylvia Plath.
Continuate ad inviarci le vostre creazioni e noi continueremo a darvi voce!
A SILVIA
Quello che credo,
quello che vedo adesso, Silvia,
nel finestrino di un treno
che inghiotte a tutto spiano
la strada del ritorno…
Quello che vedo,
quello che credo adesso a un tratto
è chiaro e trasparente,
è semplice all’inverso:
che la tua campana di vetro, Silvia,
fosse una palla di cristallo,
fosse una bolla sottile
con sopra il tuo riflesso,
non come una prigione, amica
e tu non chiusa dentro,
ma tesa in superficie,
la fragile speranza
dello scoppio.