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Per la nostra rubrica, interamente dedicata a tutti gli scrittori del socio-cosmo, oggi vi presentiamo il testo di Ilaria Nassa.

Continuate ad inviarci le vostre creazioni e noi continueremo a darvi voce!

 

Questa è la vita

Sto tornando a casa, nella mia nuova casa.

Chissà quante ne cambierò. Ne ho cambiate cinque in questi tre anni. Cinque nuove case e tante persone nuove. Non sono mai stata brava con le persone, questo lo penso io. Gli altri mi dicono che sono simpatica, carina. Io mi sento a disagio. A volte dico cose sbagliate, arranco. È che mi vergogno, ma vorrei essere estroversa. E’ che sono la luna e vorrei essere il sole.

Entro in casa. È buia. Non è ancora rientrato nessuno. Nella mia stanza ci sono circa duecento libri. Nella mia testa ce ne sono molti di più. Mi sdraio sul letto senza togliermi il cappotto. È azzurro, come il cielo.

Mi dicono che ho la testa sempre china sui libri. Fu mia sorella maggiore la prima a dirmelo. “Ilaria, vivi.” Eppure, io viva mi ci sento. Quando tocco la carta ruvida e mi immergo nell’inchiostro nero delle parole, mi sembra di vivere in modo più intenso che mai. “Ilaria, non siamo in un libro. Questa è la vita,” mi dicono. Be’, non importa. Lasciatemi qui dentro. È qui che voglio stare. Non ho mai desiderato vivere la vita, la vostra vita. Mi piace la mia, le mie centomila vite che iniziano sempre sfogliando la cellulosa compatta.

 

 

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