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Per la nostra rubrica, interamente dedicata a tutti gli scrittori del socio-cosmo, oggi vi presentiamo il testo di Tommaso Tronconi.
Continuate ad inviarci le vostre creazioni e noi continueremo a darvi voce!

 

Non ricordo più la consistenza di un bacio al primo incontro, la fermezza nella stretta di mano di un datore di lavoro, la durezza dei sampietrini sotto le scarpe da ginnastica, lo sfaldarsi della gomma consumata dal tempo del manubrio della bici.
Non ricordo più l’odore speziato del kebab che invade i vicoli del centro, quello frizzantino dell’erba appena tagliata che arriva al cervello, quello pungente di motori e gasolio attorno ad una pompa di benzina, quello soffocante che sale dall’asfalto dopo una fugace pioggia primaverile.
Non ricordo più che sapore ha una birra rossa artigianale a doppio malto, un gelato fragola e stracciatella da consumare in fretta sotto a un sole che anticipa l’estate, la focaccina appena sfornata per placare la fame in attesa della comanda al ristorante.
Non ricordo più che rumore fa il traffico che sfreccia sui viali, la spia che avvisa i ciechi che possono attraversare la strada, il pianto di un bambino che vuole giocare ancora coi suoi amichetti in piazza, il brusio del pubblico in attesa di entrare in sala.
Non ricordo più la forma delle nuvole sdraiato in un parco il sabato pomeriggio, la bellezza della mia città quando l’attraverso col sole già tramontato, il colore cangiante del cielo quando il giorno si sta svegliando.
Non lo ricordo più, ma lo saprò di nuovo.

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