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Claudia è una donna normale, né bella né brutta, né docile né volitiva, con uno spiccato senso dell’umorismo che a tratti sconfina nel cinismo o nella tenerezza, esuberante e greve con la stessa intensità, e un lavoro da grafica freelance per una nota rivista di moda milanese che detesta.
Alekos, invece, è l’esatto contrario della normalità, con la sua bellezza sfrontata e un appetito sessuale imbarazzante, con la sua inesauribile fame di vita e un lavoro da guida turistica che lo tiene occupato solo sei mesi all’anno nell’isola di Creta, ma durante l’inverno gli permette di viaggiare per il mondo, libero, incostante, curioso come un delfino nell’oceano.
Sono uno l’opposto dell’altra, eppure qualcosa li accomuna: entrambi sono in fuga dal proprio dolore, entrambi si rifugiano in qualunque situazione che impedisca di pensare alla loro sofferenza.
Questo li spingerà inevitabilmente a perdersi l’una nell’altro, a stordirsi di abbracci, di parole d’amore, fino a convincerli di trovarsi in una relazione unica e speciale.
Passeranno insieme settimane e mesi, ma qualcosa continuerà a strisciare nei loro cuori: il timore di affidarsi, il terrore di poter essere felici.
Ma nonostante Alekos si rifiuti di credere all’amore, e nonostante Claudia sappia di non poter superare il dolore che la perseguita, il loro rapporto continuerà a rafforzarsi, come se il cuore e la mente di entrambi si fossero alleati in un’ostinata coalizione.
Peccato che per essere felici servano coraggio e lealtà.
Con la sua prosa travolgente e abilissima nel descrivere le sfumature di quelle emozioni che assillano noi comuni mortali, Maria Tina Bruno, autrice del romanzo “La turista italiana”, prende il lettore per mano e lo conduce nella splendida isola di Creta, per respirare l’odore del mare al mattino, quando il mondo finalmente tace e i pensieri si trasformano in un tessuto caotico, ma armonico, in cui tutto appare chiaro.
Perché fuggire da se stessi, diventare turisti della propria vita, spettatori impotenti di eventi dolorosi non è mai la soluzione.
Ignorare chi siamo veramente, rifiutarsi di accettare la realtà per inseguire le incertezze, impedisce di continuare il cammino verso casa.

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