Ogni volta che i nostri lettori ci scrivono per noi di Pop Edizioni è sempre una grande emozione. Proprio come accaduto con Anna, che ci ha inviato una mail con oggetto “A volte mi calmo (anche io)” e che vi proponiamo perché per noi racchiude il senso del pubblicare libri.
“Non so neppure io perché vi sto scrivendo, ma ho appena finito di leggere il vostro libro A volte mi calmo e volevo dirvelo.
Mi chiamo Anna, ma la mia amica Giuliana mi chiama Budino, perché dice che sono molle e non so reagire.
È sulla sua spalla che ho pianto dopo la fine della relazione con il mio ex. Cinque anni di fidanzamento e tre di convivenza buttati al vento per una più giovane e più magra di me. Ne sono uscita distrutta, senza forze e non riuscivo a fare niente.
Poi Giuliana mi ha regalato questo libro e mi ha detto di leggerlo la sera prima di dormire.
Ecco, quello è stato il momento in cui ho iniziato a stare meglio.
Lasciare andare ciò che siamo stati è quasi peggio che essere abbandonata, ma ho capito che è necessario.
Leggendo questo libro ho riso, ho pianto, mi è venuto il dubbio che anche l’autrice sia stata fidanzata con il mio ex perché lui è una carogna proprio come il suo, e mi sono arrabbiata con lui perché ha scelto una ragazzina invece del nostro amore e al tempo stesso l’ho ringraziato perché uno così è meglio perderlo che trovarlo.
Ho tolto le sue foto da casa mia e al loro posto ho appeso le frasi e le illustrazioni del libro. Bravi, bella idea fare le pagine staccabili per chi non ha testa per comprarsi un quadro. Ora la mia stanza è un casino di parole e immagini ma in quel casino sto trovando il mio ordine. E sto ritrovando anche la vecchia Anna.
La cosa incredibile è che mi sono calmata. Fa ancora male, ma è un dolore necessario. Non so come ringraziare l’autrice, potete dirglielo voi?”
Sì, Anna, glielo abbiamo già detto, e si è commossa anche lei. Grazie a te per averci scritto.