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Giorgio Franzaroli con “Orrido famigliare” ha disegnato e sceneggiato un’opera imponente, una graphic novel che tratteggia la storia d’Italia, focalizzandosi sugli anni che vanno dall’avvento del fascismo alla sua caduta, sino all’occupazione tedesca e alla Resistenza, attraverso la storia privata della famiglia dell’autore, originaria dell’Appennino Tosco-Emiliano.
La figura di rilievo del secondo volume è il nonno Riccardo, strenuo antifascista, costretto prima a emigrare in Francia per sfuggire alla persecuzione del regime di Mussolini, in seguito obbligato da quello stesso regime a lavorare nelle miniere istriane, fino al ritorno nel paese d’origine sotto la Repubblica di Salò.
Accanto all’elemento documentaristico, troviamo però anche una forte componente avventurosa. Tra le varie peripezie vissute dal protagonista c’è anche l’arruolamento nella Legione Straniera. L’autore lo racconta nel volume che ha per sottotitolo “Primavera di bellezza”.
Avviene quando Riccardo si è ormai stabilito Oltralpe, in seguito a un contenzioso per questioni di donne fuori da un locale, dove finisce per essere accoltellato da un francese. La Gendarmerie sospetta sia un malavitoso, quindi, per non rischiare l’espatrio e tornare tra le braccia dei fascisti, accetta di entrare nella Légion, dove però trova metodi non troppo dissimili da quelli delle famigerate squadracce.
Il lettore assisterà alla spedizione in Marocco per reprimere gli attacchi dei berberi, contrari all’occupazione francese, alla punizione dei disertori legati nudi a un palo sotto il sole del deserto, allo sgozzamento dei commilitoni da parte degli autoctoni. Dopo tre anni, la fuga dalla Legione a cavallo di un cammello fino al porto di Tangeri e da lì, grazie a un peschereccio, l’attraversamento dello Stretto di Gibilterra, l’approdo in Spagna, dove Riccardo Franzaroli sopravvive per qualche tempo con lavoretti di fortuna.
Finché non si deciderà a rimpatriare, consapevole di tornare ad affrontare le imposizioni del regime verso gli oppositori.
Una storia antifascista, un eroe della sopravvivenza.

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