192

Provate a immaginare di aver adottato un cane al canile. Un cane che è stato abbandonato, ingannato, catturato, rinchiuso. Non appena lo vedete scatta qualcosa e, dopo aver ascoltato consigli e pareri professionali, decidete di accoglierlo.
Solo che non è facile: deve adattarsi, ambientarsi, fidarsi ancora una volta. Ci vuole tempo, dovete procedere con pazienza, rispettando i suoi timori.
Poi, quando comincia a muovere i primi passi verso di voi, capita che il vicino di casa idiota ha deciso che l’ultima domenica di agosto deve comunque essere festeggiata come si deve. Così, verso le nove di sera, anche se non è Capodanno, lancia una scarica di fuochi d’artificio.
Sono botti assordanti, mitragliate micidiali che arrivano senza alcun preavviso.
Il cane è terrorizzato, parte in quarta e va a ficcarsi nell’angolino più lontano del giardino. Trema, ansima. Ci vorrà tutta la notte per riuscire a farlo uscire dal suo nascondiglio, per convincerlo che il pericolo è cessato.
Sono fatti che ci sono accaduti per davvero, che ci hanno riempito di pensieri nerissimi e che ci hanno ispirato una delle 87 storie minime di Cinofilia Nera che compongono il libro “È tempo di mordere”.
Il personaggio principale di questa storia è un tipo che assomiglia molto al nostro vicino, un tale che nella sua vita ha fatto esplodere centinaia di petardi creando danni a non finire.
Una storia nera come i pensieri neri che l’hanno ispirata. Una storia, però, in cui questa persona finisce male, molto molto male.
(Troglodita Tribe)

Lascia un commento

Condividi:

Gli ultimi POST

Le rubriche

Mondo Pop
Donne
come noi
La bottega
delle parole
Parola
d'autore
A voce
alta

Resta aggiornato

Instagram feed