“Il buio li inghiottì, e in lontananza l’eco degli spari della guardia costiera egiziana sembrò un brutto sogno.
Wafaa si addormentò cullata dalle onde, mentre l’acqua le schizzava il viso e i pianti e le preghiere intorno a lei l’accompagnavano nel sonno.”
Il brano che avete appena letto è tratto da “La mia patria sono io”, un libro in cui racconto la vita di alcune donne che ho incontrato in Egitto.
In questi giorni di freddo, anche al Cairo, il mio pensiero costante è rivolto a chi attraversa confini e percorre strade che sembrano infinite per raggiungere un luogo sicuro.
Chilometri e chilometri di cammino impervio, migliaia di passi per iniziare una nuova vita.
Le cronache raccontano incessantemente di viaggi della speranza, via mare e via terra, di madri e padri con i loro figli che, per sfuggire da bombe e da guerre civili, scelgono l’incertezza piuttosto che la certezza della morte.
Ho avuto l’onore, per un lungo periodo, di prendermi cura di famiglie siriane scappate dalla guerra e arrivate con mezzi di fortuna in Egitto. Non dimenticherò mai quegli occhi lucidi nel tentare di spiegare una vita agiata e rassicurante, esplosa sotto qualche ordigno, o le storie di quotidiana serenità che ripercorrevano tra una lacrima e un sorriso.
Mi raccontavano la loro vita trascorsa, mentre cercavano di iniziarne una nuova. E quando risultava impossibile sopravvivere con dignità in Egitto, mi salutavano addolorati prima di imbarcarsi per un’altra meta.
Molti sono arrivati, molti altri non lo so.
Dei nostri incontri rimane dentro di me il loro dolore. E lo rivedo ogni volta che nei notiziari parlano di arrivi, di respingimenti, di morti e dispersi.
Penso alla loro vita passata, alla sicurezza spazzata via in un attimo, e so con certezza che potrebbe accadere a tutti noi, ovunque nel mondo.
In questa era di fragilità universale porgere una mano a chi non ha più niente dovrebbe essere naturale come respirare, perché non si può considerare nemico chi fugge dalla disperazione più assoluta, non gli si può essere ostili.
Potete acquistare “La mia patria sono io” sul sito di Pop Edizioni, in offerta a 9 euro. Disponibile anche in versione e-book, a 4,50 euro.
(J.H. Yasmin)