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“Non si sapeva niente di lei, tranne poche e discordanti informazioni. L’unica cosa certa è che era giovane, aveva i capelli piuttosto lunghi ed era da sola. Nessun nome, nessun documento, nessuna denuncia di scomparsa.
E anche nei giorni seguenti, quando ogni albergo, pensione, campeggio e località turistica di Creta furono battuti a tappeto in cerca di un’ospite mancante, non si riuscì a sapere nulla. La donna di cui nessuno reclamava la presenza, e neppure l’assenza, non aveva nome e non aveva un viso.
E a giudicare dall’esito infruttuoso delle ricerche che tennero occupati per alcuni giorni la guardia costiera e molte imbarcazioni di volontari, non aveva neanche un corpo. Infatti di lei non fu ritrovato nulla, al punto da dubitare, man mano che passava il tempo, persino che fosse mai esistita. Quantomeno che fosse mai esistita su quella spiaggia.
Perciò la storia della donna senza nome era affidata interamente al racconto dei pescatori che quella mattina l’avevano vista entrare in acqua e nuotare adagio fino a scomparire in lontananza.
La sua vita, e tutto ciò che era stata, da adesso in poi esisteva soltanto nelle loro parole, nella loro testimonianza, per sempre.
Perché nessuno era intervenuto? Perché non l’avevano fermata?
Sia chiaro, non è che non si fossero accorti in tempo di quanto stava per accadere. Al contrario, i pescatori l’avevano notata fin da subito perché la spiaggia era quasi deserta e perché lei era rimasta a lungo in piedi a guardare il mare.
Ma era un mare tranquillo e lei sembrava una straniera e gli stranieri, si sa, fanno cose strane, come nuotare a novembre o camminare per ore arrampicandosi su sentieri di montagna anche sotto la pioggia, o quando il sole è rovente.
Perciò nessuno aveva capito. Non veramente.
Fino a quando, non vedendola tornare, i pescatori si erano allarmati dandosi la voce uno con l’altro da postazione a postazione, perché non sapevano cosa fare, e intanto il tempo continuava a passare e nessuno può nuotare così tanto senza annegare, o no?”
(Brano tratto dal romanzo “La turista italiana”, di Maria Tina Bruno, in vendita su www.popedizioni.it)

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